Cronaca di un evento annunciato: approvato il Decreto Gelmini

Università, il decreto Gelmini è legge:

ecco tutte le novità

ROMA (8 gennaio) – Trasparenza nei concorsi, stop alle baronie, più spazio ai giovani, premi agli atenei con bilanci virtuosi e giro di vite per quelli in rosso: il decreto a firma Maria Stella Gelmini è legge. Con 281 voti a favore, 196 contrari (Pd e Idv), e 28 astenuti (Udc), l’aula di Montecitorio ha approvato in via definitiva il testo in materia di Università. Il ministro dell’Istruzione nega di aver ceduto alle pressioni dell’opposizione: sul maestro unico, dice, «nessuna marcia indietro».

continua su: http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=41300&sez=HOME_SCUOLA

Università, è legge il decreto Gelmini

Il ministro: «Merito, trasparenza e gestione virtuosa: cambio così». Il Pd: non riforma ma tagli

ROMA – La Camera (281 sì e 196 voti contrari) ha approvato in via definitiva il decreto Gelmini sul riordino del sistema universitario. Sul decreto, contro il quale in novembre si era mobilitata la protesta di studenti e docenti, il governo aveva chiesto la fiducia. Voto a favore della maggioranza, no di Pd e Italia dei Valori, con dure critiche basate sulla stima dei tagli che il decreto comporta mentre l’Udc si è astenuta «per offrire un’apertura di credito nei confronti del ministro Mariastella Gelmini». Che , dal canto suo, è naturalmente soddisfatta del risultato raggiunto: «L’università oggi cambia: valorizzato il merito, premiati i giovani, affermata la gestione virtuosa degli atenei e introdotta più trasparenza nei concorsi all’Università per diventare professori o ricercatori. Da questi tre pilastri non si potrà prescindere». Ecco i punti principali del decreto.

continua su : http://www.corriere.it/politica/09_gennaio_08/universita_gelmini_013f6532-dda2-11dd-9758-00144f02aabc.shtml

8 Gennaio 2009

Riforma universitaria: Governo di baroni


Sono passati solo pochi mesi dal ddl Gelmini sulla riforma scolastica e ci ritroviamo nelle stesse condizioni iniziali: uno spot elettorale. Il lupo perde il pelo ma non il vizio! Questo Governo continua a manifestare con i fatti l’espressione più ampia della libertà dell’uomo: l’incoerenza! Questa riforma universitaria l’hanno definita un passo avanti verso la meritocrazia. Ma in che maniera può esserlo, se l’unico cambiamento in materia universitaria è quello di portare da tre a cinque i membri della commissione esaminatrice per i concorsi di prima fascia? Se ci fosse stata davvero la volontà di dare un’innovazione autentica all’università italiana, che langue sui bassi fondi delle classifiche europee, avrebbero dovuto prevedere i concorsi su base nazionale e non locale; avrebbero dovuto riformare il criterio della valutazione dei titoli ed inficiare le pubblicazioni con 10/20 nomi che servono solo a traghettare persone estranee alla ricerca nell’Olimpo dei più famosi scrittori. Bamboccioni onniscienti che spaziano nelle più svariate discipline, risultando sempre presenti in ogni lavoro. La riforma non prevede alcuna verifica che attesti che gli studi siano avvenuti realmente, né quale sia il contributo di ciascun autore. Non è prevista l’abolizione dei profili professionali di comodo, quelli che in gergo universitario vengono definiti “medaglioni” cuciti su misura sui candidati destinati a vincere i concorsi. Persiste l’eccessiva frammentazione dei settori scientifico disciplinari che conferiscono autonomia e potere a comunità piccolissime di studiosi, altro che i “macro-settori” da noi auspicati! La nuova normativa ignora totalmente gli studiosi europei esperti e scienziati nel settore per la valutazione dei candidati, limita la selezione oggettiva del candidato e conferisce uno strapotere tutto italiano ai professori di prima fascia che, nel giro di tre o quattro concorsi ritornano ad essere i giudici indiscussi di tutte le competizioni che avvengono nei nostri Atenei: “questa volta ti sistemo il figlio di Tizio, la prossima volta mi fai vincere il figlio di Caio!”
Queste sono solo alcune delle modifiche sostanziali necessarie a cambiare in meglio la nostra università che ci saremmo aspettati, e quella dell’Idv, non è una critica pregiudiziale al provvedimento di questo Governo che, anche nel campo dell’università e della ricerca ha inteso per la nona volta porre la fiducia.
È necessario convincersi che bisogna per prima cosa stroncare il fenomeno del nepotismo, se vogliamo davvero aprire le nostre università ai più virtuosi ed intercettare il merito. Nelle università italiane si perpetuano da anni sempre gli stessi cognomi e si effettuano le programmazioni concorsuali ad hoc, prima ancora che il rampollo di turno giunga alla laurea. Da più parti d’Italia ci segnalano che già durante la scuola di specializzazione i figli della baronia al potere vincono il concorso per ricercatore. Discenti e docenti allo stesso tempo! È qualcosa di incredibile! Sarebbe bastato inserire un solo articolo nel provvedimento, che ora si è trasformato in legge attraverso la fiducia, per vietare l’accesso al ruolo di ricercatore a chiunque non abbia effettuato un dottorato post-specializzazione. Ma purtroppo questo non è stato fatto e ancora oggi dovremo assistere al fenomeno, solo italiano, che gli specializzandi-ricercatori di chirurgia insegnino chirurgia nelle nostre facoltà di medicina pur non avendo nessuna esperienza chirurgica. Oppure, sarebbe bastato impedire, con un altro articolo, la partecipazione ai concorsi nelle università ai candidati che hanno un parente stretto che riveste un ruolo apicale in quell’ateneo . Ma nulla di fatto! Ancora oggi, dopo l’approvazione di questo decreto legge, i trucchi per vincere i concorsi universitari sono tutti possibili: il predestinato vincitore, non appena laureato, viene inserito in tutte le pubblicazioni scientifiche, gli si fortifica il curriculum e quando le carte sono a posto gli viene bandito il concorso. Un concorrente per un solo posto!
Non è questa la strada per intercettare il merito, cari signori del Pdl, e quello della riforma universitaria appare più un mero spot elettorale che una reale volontà di cambiare le cose da parte di questo Governo… di baroni!

fonte: http://italiadeivalori.antoniodipietro.com/articoli/informazione/riforma_universitaria_governo.php

Da leggere ASSOLUTAMENTE il libro:

Roberto Perotti
L’università truccata
Gli scandali del malcostume accademico. Le ricette per rilanciare l’università

La fotografia impietosa di una catastrofe educativa che pesa sul futuro dell’Italia. Ma anche la coraggiosa proposta di alcune riforme semplici e radicali, per rompere definitivamente con decenni di palliativi.

«Dalle umiliazioni inflitte ai giovani “cervelli” messi in fuga agli ipocriti bla-bla a favore della ricerca, dalle carriere spettacolari a dispetto del merito agli stipendi che mortificano i più bravi in nome dell’anzianità, dal familismo accademico all’incapacità di rinnovarsi, confrontarsi, attirare studenti e professori dall’estero. Un libro che, senza concedere nulla alla demagogia, è il più duro atto di accusa contro l’università italiana. Vista dall’interno».

Gian Antonio Stella

L’università italiana è malata da tempo, prigioniera di interminabili diatribe su ogni minuzia normativa e di inutili appelli al civismo e alla magistratura. Un luogo ingiusto, che favorisce i privilegiati e non incoraggia i più meritevoli. Un’organizzazione che non può funzionare, priva com’è di adeguati incentivi e meccanismi di sanzione. Perché nelle aule universitarie italiane nessuno viene premiato se ha successo nella ricerca e nell’insegnamento. E nessuno paga per i propri fallimenti. Il libro di Perotti è la fotografia impietosa di una catastrofe educativa che pesa sul futuro dell’Italia. Ma anche la coraggiosa proposta di alcune riforme semplici e radicali, per rompere definitivamente con decenni di palliativi.

Praticamente ogni ministro ha legato il proprio nome a una rivoluzione dell’università italiana, suscitando dibattiti infiniti su ogni comma di legge. Ma un osservatore esterno che guardasse ai risultati invece che ai mille rivoli delle normative non si accorgerebbe di nulla, eccetto che di un aumento esponenziale della regolamentazione e del clientelismo.
Il tema essenziale di questo libro è che l’università italiana non si riforma con nuove ondate di regole, prescrizioni e controlli, né con gli inutili appelli al civismo e alla magistratura. Ciò che serve è una cosa sola: abbandonare l’illusione di poter controllare tutto dal centro e introdurre invece un sistema di incentivi e disincentivi efficaci. Dove sia nell’interesse stesso degli individui cercare di fare buona ricerca e buona didattica ed evitare comportamenti clientelari. Un sistema in cui ogni ateneo possa fare quello che vuole, ma dove chi sbaglia sia chiamato a pagare. Un sistema che elimini la straordinaria iniquità attuale, in cui le tasse di tutti finanziano l’università gratuita dei più abbienti. �

fonte: http://www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880619360&ed=87

Recensioni di DoctorGray su:

https://doctorgray.wordpress.com/2008/11/23/luniversita-truccata-di-rperotti/

Anche su Anobii :

http://www.anobii.com/books/LUniversit%C3%A0_truccata/9788806193607/01c91adca53ec2d42f/

Recensione del libro su:
http://moloch981.splinder.com/post/19328695/L%27universit%C3%A0+truccata

http://moloch981.blogspot.com/2008/12/luniversit-truccata.html

http://controcorrente.ilcannocchiale.it/post/2090817.html

http://www.campus.it/blog/2008/10/15/luniversita-e-truccata/

Non mi esprimo al riguardo in quanto TUTTI gli STUDENTI univeristari hanno l’obbligo di informarsi circa l’argomento.
In un Paese come l’Italia nel quale alcuni articoli della Costituzione vengono continuamente “ridicolizzati” da condotte che ci vengono fatte apparire come “virtuose”, l’unica cosa da fare (non mi stancherò mai di ripeterlo!!) é:

a)Aprire gli occhi ; sicuramente non piazzarli davanti alla TV in modo acritico… e ricordiamoci che il diverso non è sempre male!!

b)Accendere il CERVELLO, attivando il programma : ANALISI CRITICA di qualsiasi fonte di informazione (giornali, TV, web, libri,ecc.)

c) Accettare un confronto costruttivo; ognuno ha il diritto di esprimere la propria opinione.

d)Informatevi, informatevi, informatevi!!

GelminiTube + Video della 133

DAL CANALE su YOUTUBE del Ministro Gelmini

Le prime risposte alle richieste più frequenti nei commenti

“Perché ho aperto il canale solo ora”?

Non è tanto semplice avere il tempo per progettare un canale, visto il tanto lavoro.
In questi 6 mesi sono stata molto impegnata a mettere in atto una serie di provvedimenti urgenti per la Scuola e per le Università.
Sono favorevole al dialogo, mi sono sempre confrontata con i giovani, con il forum degli studenti, ma ritengo che poi il governo debba prendersi la responsabilità di decidere.
Non sono qui per scaldare la sedia, è mia intenzione lavorare per migliorare la scuola, l’Università e la ricerca, e sono convinta che grazie a questo strumento sarà più facile tenerci in contatto e confrontarci sulle iniziative future.

“I commenti sono censurati”?

Mi spiace che alcune persone stiano dicendo che pratico la censura sul mio canale.
Non è così. Gli unici commenti che mancano sono quelli offensivi e volgari, che non hanno molto senso ai fini di un dibattito sereno.
Per il resto, come potete vedere, ci sono tutti, favorevoli e contrari.

“Fuga di cervelli”

Uno dei miei obiettivi principali è mettere un freno alla fuga dei cervelli all’estero per far sì che gli scienziati italiani più brillanti restino a lavorare in Italia.

Con il nuovo Decreto per le Università ci saranno 4000 nuovi ricercatori grazie al blocco del turn over elevato al 50% negli Atenei (questo non vale per i concorsi già banditi).

Anche gli enti di ricerca sono esclusi dal blocco delle assunzioni. Inoltre, delle possibili assunzioni presso le Università, almeno il 60% dovrà essere riservato ai nuovi ricercatori.
In particolare con un emendamento approvato al Senato ci saranno sgravi fiscali e aiuti economici per ricercatori di valore che sono all’estero e che vogliono tornare in Italia.

“Tagli scuola”

Forse non tutti sanno che il 97% del bilancio del Ministero è destinato a pagare stipendi e non ci sono soldi per l’edilizia scolastica, per la messa in sicurezza degli edifici, per l’innovazione, per la formazione degli insegnanti, per il merito, per aumentare gli stipendi, per le nuove tecnologie. Una scuola che investe per questi settori solo il 3% del suo bilancio non ha futuro.
In Italia il personale amministrativo e i professori sono 1 milione e 300.000. Secondo me sono troppi e mal pagati. Quello che vorrei è avere un numero di insegnanti adeguati al numero di studenti ma con stipendi più alti e più valorizzati come in Europa.

“Tagli Università”

Molti rettori hanno detto che nel 2010 le università si troveranno in difficoltà. E’ vero che ci sarà una riduzione del budget, ma io chiedo a tutti voi e ad alcuni rettori: come sono stati usati i finanziamenti pubblici in questi anni? Spesso per aumentare il numero dei corsi di laurea inutili, delle sedi distaccate e per una proliferazione di cattedre che non ha eguali nel mondo.
E’ necessario partire da una profonda autocritica per individuare ed eliminare sprechi e privilegi.
Comunque con il decreto le Università con una spesa per il personale troppo elevata (più del 90% dello stanziamento statale) non potranno effettuare nuove assunzioni. Inoltre ci saranno più finanziamenti per le Università con offerta formativa migliore, con progetti di ricerca di qualità e con le didattiche più adeguate.

fonte: http://it.youtube.com/user/mariastellagelmini


Aggiornamenti News 133
/08

http://news.google.it/news?hl=it&um=1&tab=wn&nolr=1&q=133&btnG=Cerca+nelle+notizie

FILMATI di alcune interviste/servizi mediatici

Interviste ai Prof.

http://it.youtube.com/watch?v=bOg6AvK_dQs

http://it.youtube.com/watch?v=-NV_EUxk1Vk

Interivsta a “Le Iene”

http://it.youtube.com/watch?v=gL7NaiImHo8

Intervento Rettore UniVenezia

http://it.youtube.com/watch?v=OjZTD_43HV8

http://it.youtube.com/watch?v=iiKvM4-Lol8&feature=related

http://it.youtube.com/watch?v=5yfT1fNNDK0&feature=related

Intervista Studente a Matrix

http://it.youtube.com/watch?v=NOcAQ7PelJk&feature=related


Altri Link

http://istruzioneinestinzione.blogspot.com/

Campagna “UniMarlboro:L’Università Pubblica Italiana Uccide”

PROLOGO

Questo Blog è APARTITICO ma NON APOLITICO e quindi mi riservo di pubblicare post che interessino ll’Università e la Medicina in Generale.
Prendere una posizione è un dovere per qualsiasi cittadino….in tutti i Paesei Democratici. In Italia??


“I cosiddetti ignavi sono una categoria di peccatori incontrati da Dante Alighieri nell’Antinferno, durante la narrazione del suo ipotetico viaggio nel regno dell’oltretomba.

Essi sono aspramente descritti nel Canto III dell’Inferno.

Questi dannati sono coloro che durante la loro vita non agirono mai né nel bene né nel male, senza mai osare avere una idea propria, ma limitandosi ad adeguarsi sempre.

Dante li inserisce qui perché li giudica indegni di meritare sia le gioie del Paradiso, sia le pene dell’Inferno, a causa proprio del loro non essersi schierati né a favore del bene, né a favore del male. Sono costretti a girare nudi per l’eternità attorno a una insegna – non descritta, forse di una vana bandiera – punti da vespe e mosconi. Il loro sangue, unito alle loro lacrime, si mescola al fango dell’Inferno, come se questi dannati fossero dei cadaveri, morti viventi sepolti vivi, col corpo straziato dai vermi.”

POST

Nel Bel Paese siamo tutti informati….
Nel Bel Paese non usiamo internet….
Nel Bel Paese Privatizziamo….privatizzare è bello!!

Non ci resta che paragonare l’Università Pubblica ad un Cancro, ad una male, ad un Pacchetto di Sigarette.

Il messaggio della Politica è chiaro: STUDIARE UCCIDE…..forse qualcuno è intenzionato a nasconderci qualcosa???

Dai, convinciamoci anche noi che…..


fonte: http://farm4.static.flickr.com/3035/3063892609_a5d8ed79b0.jpg?v=0

iPhone per studenti di Medicina

Io lo avevo già proposto un anno fa….
mi hanno copiato l’idea (usando l’iPod…)

Scalpel, forceps, iPod: Ohio State med school students to use portable media players

COLUMBUS, Ohio – The iPod is going to medical school.

fonte: http://www.startribune.com/science/35465984.html

iPod touch per tutti gli studenti di medicina dell’Università dell’Ohio

L’università dell’Ohio decide di dare un iPod touch a tutti gli studenti di medicina. Servirà ad vedere filmati didattici e ad aiutare i pazienti nella somministrazione di medicine.
di Fabrizio Frattini
( 3-12-2008 )

L’iPod touch sarà un dispositivo che tutti gli studenti di medicina dell’università dell’Ohio avranno a disposizione. A trasformare il player di Cupertino in uno strumento comune al pari di uno stetoscopio o di un termometro, è l’esigenza da parte del corpo di didattico di mettere a disposizione di chi segue i corsi un sistema capace di mostrare video ed immagini di carattere medico.

L’iPod rappresenta uno strumento interessante per questo tipo di applicazione: è piccolo, ha una lunga autonomia, ha uno schermo di dimensioni sufficienti ed è di facile utilizzo, oltre che possedere funzioni ad hoc, come la possibilità di ingrandire le immagini ed essere compatibile sia con Mac che con Windows.

Secondo quanto si apprende da alcune agenzie di stampa, l’iPod sarà destinato anche a spiegare ai pazienti le medicine che devono prendere. Immagini delle stesse saranno precaricate sul player.

Il tempo necessario per distribuire a tutti gli studenti un iPod dotato di uno speciale software studiato ad hoc, sarà di due anni.

fonte: http://www.macitynet.it/macity/aA35493/ipod_touch_per_tutti_gli_studenti_di_medicina_delluniversita_dellohio.shtml

Canale “Gelmini-tube” e “Siti dell’Onda”

Oggi il Ministro dell’Università e della Ricerca (Maria Stella Gelmini), sulla falsa (e diciamo ancora lontana) riga del Presidente Obama, di Beppe Grillo e di Di Pietro, ha aperto un Canale su Youtube.

Ecco il filmato di apertura del confronto con gli studenti.

Mariastella Gelmini presenta il suo canale su Youtube

Ancora siti internet della rivolta

http://133.anche.no/

Ingegneria 2.0

http://ing2punto0.netsons.org/viewtopic.php?f=15&t=27&sid=baa17cff3a1f1310facb129e9fdf2b63#

http://www.facebook.com/group.php?gid=51183846010

Abbiamo cultura da vendere! Contro la legge 133/08

Rassegna Stampa Estera su Riforma Università

Il decreto legge sull’università

Pubblicato Giovedì 13 Novembre 2008 in Svizzera

[La Pagina]

Archiviato il decreto sulla scuola divenuto legge dello Stato, con una serie di “ritorni” (voti, voto in condotta, maestro unico o prevalente, educazione civica, durata di almeno cinque anni per i libri di testo) ma anche con una serie di polemiche e proteste che hanno coinvolto opposizioni, studenti, genitori e docenti, mischiando tutto, scuola elementare e Università, enfatizzando i tagli – pur necessari, visti gli enormi sprechi – e minimizzando i problemi dell’Università (baronie, scarsa formazione, nepotismo, stipendifici vari, eccetera), ecco un altro decreto della Gelmini, questa volta sull’Università, preceduto da un metodo diverso.

Le proteste esplose qualche settimana fa (e che ancora non si sono placate) avevano messo in luce che non si protestava contro un provvedimento di riforma, che non c’era, ma contro i tagli che ci saranno in misura lieve nel 2009 e più pesante nel 2010 e 2011, tagli peraltro decisi dalla Finanziaria approvata in luglio e definiti da Giulio Tremonti necessari per lottare contro gli sprechi e contro la crisi, per procedere ad una razionalizzazione delle risorse e all’affermazione del merito e della qualità.

Ebbene, per evitare un “errore” di comunicazione e di metodo (coinvolgimento delle opposizioni e delle parti interessate), il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, raccogliendo suggerimenti e proposte – tra l’altro apparse sulla stampa e provenienti sia da esponenti delle opposizioni che da singole personalità di opposte tendenze (come Francesco Giavazzi sul Corriere della Sera o Stefano Zecchi su Il Giornale) – ha convinto il Consiglio dei ministri ad approvare un decreto legge sulle linee guida e su alcuni punti urgenti della materia e, successivamente, dei disegni di legge di riforma dell’Università.

Questi metodi hanno determinato l’apertura delle opposizioni (“Queste linee guida sono assolutamente condivisibili. Ne prendo atto con soddisfazione”, ha detto Antonio Rusconi, capogruppo Pd in commissione Istruzione) e l’inizio di una svolta nella politica sull’Università. In attesa dunque dei disegni di legge, in fase di preparazione, il decreto della svolta contiene alcuni punti ritenuti importanti.

Il primo riguarda i concorsi già banditi per circa 4-5000 posti e di cui, a detta di varie personalità che operano nell’Università, già si conoscono i vincitori, che sono poi docenti e ricercatori “protetti” e spesso entrati senza alcun vaglio.

Siccome non è possibile annullare i concorsi, secondo i suggerimenti pubblicati sulla stampa, i membri delle commissioni verranno sorteggiati tra una rosa di docenti eletti. Ciò che dovrebbe fornire una migliore (certamente non totale) garanzia d’imparzialità. Il secondo punto è che a partire dal 2009 per ogni docente che va in pensione verranno assunti due ricercatori che dovrebbero assicurare il ricambio generazionale.
Il terzo punto riguarda il finanziamento di 500 milioni di euro destinati alla ricerca, ma non a tutte le Università, solo a quelle con una riconosciuta produzione scientifica. Il quarto punto prevede che le Università con bilanci in perdita non possano bandire concorsi per l’assunzione di personale docente e amministrativo.

Infine, stanziati 150 milioni per borse di studio a studenti meritevoli e senza mezzi.

fonte: http://italiadallestero.info/archives/1955

Ultim’ora : Notizie sulla Riforma Gelmini

fonte: http://news.google.it/news?hl=it&q=universit%C3%A0&um=1&ie=UTF-8&sa=N&tab=wn


Corriere della Sera
Università, il decreto Gelmini approvato al Senato senza l’Udc
Corriere della Sera – 49 minuti fa
Blocco turn-over per atenei in rosso e nuove regole per l’assunzione di docenti ROMA – Il Senato ha approvato il decreto Gelmini sull’Università. il
Senato, via libera al decreto sull’Università. Il Pd: «Manchevole L’Unità
UNIVERSITA‘: GELMINI, PRIMA VOLTA AGGANCIAMENTO A MERITO La Repubblica
Università, in decreto al Senato entrano norme “anti-baroni” Reuters Italia
Il TempoCorriere della Sera
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Corriere della Sera
UNIVERSITA‘: AULA MAGNA OCCUPATA ALLA SAPIENZA, FRATI SE NE VA
La Repubblica – 30 minuti fa
Con un autentico blitz gli studenti che protestavano all’interno della Sapienza hanno trovato un varco e sono riusciti ad entrare nell’Aula magna dove si
UNIVERSITA‘: RETTORE FRATI IRRITATO PER INTERRUZIONE STUDENTI AGI – Agenzia Giornalistica Italia
Il rettore costretto a lasciare l’aula La Stampa
Università. Bloccata l’inaugurazione dell’anno accademico alla (ami) Agenzia Multimediale Italiana
RomagnaOggi.itCorriere della Sera
e altri 67 articoli simili »

DISEGNO DI LEGGE N.1197

RASSEGNA STAMPA ULTIM’ORA

http://news.google.it/news?hl=it&tab=wn&ned=it&nolr=1&q=universit%C3%A0&btnG=Cerca


Clandestinoweb

Università: le novità del decreto Gelmini
Corriere della Sera – 2 ore fa
ROMA – Ora tocca all’università. Il decreto legge Gelmini sull’università, licenziato dalla commissione Istruzione del Senato arriva all’esame dell’aula.
UNIVERSITA‘: GELMINI, PRIMA VOLTA AGGANCIAMENTO A MERITO La Repubblica
Decreto Gelmini ecco le misure “anti baroni” Il Tempo
UNIVERSITA‘: GELMINI, DL PRIMO PASSO DI UNA RIVOLUZIONE DEL SISTEMA ASCA – Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale
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LAVORI PARLAMENTARI

“Conversione in legge del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca”

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Ddliter/testi/32717_testi.htm

7ª Istruzione pubblica, beni culturali – Scheda di seduta

Seduta n. 55
Giovedì 27 novembre 2008 (8.45 – 10.45)
Sospensioni:
dalle 10.30 alle 10.35


Presidenza
Possa
Presenti per il governo
Pizza, sottosegretario di Stato per l’istruzione, l’università e la ricerca

Sede referente

1197 – decreto-legge università
Relatore
Valditara
Trattazione
Seguito e conclusione dell’esame.
Precedente trattazione
Seduta n. 54 di Mercoledì 26 novembre 2008

Comunicato

La Commissione ha concluso l’esame in sede referente del disegno di legge n. 1197 riguardante conversione in legge del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca. Il senatore Asciutti ha ritirato l’emendamento 1.86, già accantonato. La Commissione ha proceduto alla votazione degli emendamenti aggiuntivi all’articolo 1. Il relatore Valditara ha presentato una riformulazione dell’emendamento 1.0.2 al fine di tener conto del parere della Commissione bilancio. Sono stati quindi approvati dalla Commissione gli emendamenti 1.0.2 (testo 2) e 1.0.3. È proseguita l’illustrazione degli emendamenti all’articolo 2. Sono intervenuti i senatori Vita, Ceruti, Marcucci e Garavaglia. Sugli emendamenti si sono espressi il relatore Valditara e il sottosegretario Pizza, che ha dichiarato di non accogliere gli ordini del giorno nn. 3 e 4. La Commissione ha quindi respinto gli emendamenti 2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5 e 2.12, mentre l’emendamento 2.6 è stato trasformato nell’ordine del giorno n. 9, accolto dal Sottosegretario. Gli emendamenti 2.7, 2.9, 2.10 e 2.11 sono stati ritirati. L’emendamento 2.8 è stato approvato. Si è passati dunque all’illustrazione degli emendamenti all’articolo 3. Sono intervenuti i senatori Anna Maria Serafini, il Presidente Possa, Veronesi, Mariapia Garavaglia, Aderenti, Asciutti, Rusconi e Soliani. Si è passati all’espressione dei pareri da parte del relatore e del rappresentante del Governo. La Commissione ha quindi respinto gli emendamenti 3.1, 3.2, 3.3, 3.5, 3.0.15 e 3.0.16. Gli emendamenti 3.4 e 3.6 sono stati dichiarati decaduti. Gli emendamenti 3.0.8, 3.0.9, 3.0.10, 3.0.11, 3.0.13, 3.0.14, sono stati dichiarati inammissibili. Sono stati invece approvati gli emendamenti 3.100, 3.7, 3.0.5 (con assorbimento del 3.0.6), 3.0.7, 3.0.1 (identico al 3.0.2), e 3.0.3 (testo 2) (con conseguente assorbimento del 3.0.4). L’emendamento 3.0.12 è stato trasformato nell’ordine del giorno n. 10. Sono intervenuti per dichiarazione di voto sul conferimento del mandato al relatore a riferire in Assemblea i senatori Giambrone, Rusconi, Pittoni e Asciutti. La Commissione ha quindi approvato il mandato al relatore a riferire favorevolmente in Assemblea. Il Presidente ha quindi comunicato che le sedute già convocate per oggi 27 novembre alle ore 14.30 e domani 28 novembre alle ore 9 non avranno luogo.”

fonte: http://www.senato.it/commissioni/4569/1691/152824/152825/161155/schedasedutacommissione.htm

Testo del DISEGNO DI LEGGE N°1197 : http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00316742.pdf

“L’Università truccata” di R.Perotti

Immagine di L'Università truccata

“Non solo una critica, ma una intelligente e condivisibile proposta di riforma dell’Università.”

“Libro ben scritto, largamente argomentato, con adeguati e ricchi riferimenti bibliografici.
La constatazione della gravissima situazione nella quale versa l’università italiana non è una novità e per questo l’autore non si limita ad una descrizione degli sprechi ma alla esemplificazione di un sistema fatto di incentivi e basato sulla “meritocrazia”.
Il raggiungimento di tale obiettivo necessita l’introduzione di incentivi per gli atenei migliori (detraendo l’ammontare da una parte del finanziamento pubblico all’università) i qualli saranno obbligati ad assumere solo i docenti migliori e non i parenti; in questo modo si eliminerebbe quel “parentelismo universitario” che è divenuto una neoplasia per l’università.
Il successivo punto per una riforma organica dell’università è l’introduzione di metodi di selezione dei docenti mediante l’utililzzo di parametri “bibliometrici” quindi basandosi sull’importanza, a livello nazionale ed internazionale, dei lavori pubblicati dai docenti.
Segue la proposta dei eliminazione di corsi di Laurea “3+2” che introdotti con l’intento di diminuire i fuori corso si sono dimostrati dei prolungatori della permanenza in università e dei  dissipatori di cultura.
Seguono proposte di introduzione di docenti di altre nazioni in modo da ampliare la internalizzazione degli atenei, ecc.

In definitiva un libro che, accanto ad una critica iniziale, propone molte idee di miglioramento e di sviluppo anche in linea con l’insegnamento che ci forniscono i modelli americani.

Da leggere assolutamente,anche per comprendere gli ultimi sviluppi in campo di “politica universitaria” e per capire cos’è veramente l’università di oggi per costruire una università di domani migliore.”

Commento scritto da DoctorGray N.H.I. on:

http://www.anobii.com/books/LUniversit%C3%A0_truccata/9788806193607/01c91adca53ec2d42f/

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN MEDICINA E CHIRURGIA OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI

CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN
MEDICINA E CHIRURGIA
OBIETTIVI FORMATIVI QUALIFICANTI
I laureati nei corsi di laurea specialistica in medicina e chirurgia dovranno essere dotati:
delle basi scientifiche e della preparazione teorico-pratica necessarie ai sensi della direttiva 75/363/CEE
all’esercizio della professione medica e della metodologia e cultura necessarie per la pratica della formazione
permanente, nonché di un livello di autonomia professionale, decisionale ed operativa derivante da un percorso
formativo caratterizzato da un approccio olistico ai problemi di salute, delle persone sane o malate anche in
relazione all’ambiente chimico-fisico, biologico e sociale che le circonda. A tali fini il corso di laurea specialistica
prevede 360 CFU complessivi, articolati su sei anni di corso, di cui almeno 60 da acquisire in attività formative
volte alla maturazione di specifiche capacità professionali.
delle conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva
applicazione professionale; della capacità di rilevare e valutare criticamente da un punto di vista clinico, ed in una
visione unitaria, estesa anche nella dimensione socioculturale e di genere, i dati relativi allo stato di salute e di
malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e
delle patologie di organo e di apparato; delle abilità e l’esperienza, unite alla capacità di autovalutazione, per
affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico,
prognostico, terapeutico e riabilitativo; della conoscenza delle dimensioni etiche e storiche della medicina; della
capacità di comunicare con chiarezza ed umanità con il paziente e con i familiari; della capacità di collaborare con
le diverse figure professionali nelle attività sanitarie di gruppo; della capacità di applicare, nelle decisioni mediche,
anche i principi dell’economia sanitaria; della capacità di riconoscere i problemi sanitari della comunità e di
intervenire in modo competente.
Il profilo professionale dei laureati specialisti dovrà comprendere la conoscenza di:
organizzazione biologica fondamentale e processi cellulari di base degli organismi viventi; processi di base dei
comportamenti individuali e di gruppo; meccanismi di trasmissione e di espressione dell’informazione genetica a
livello cellulare e molecolare; nozioni fondamentali e metodologia di fisica e statistica utili per identificare,
comprendere ed interpretare i fenomeni biomedici; organizzazione strutturale del corpo umano, con le sue
principali applicazioni di carattere anatomo-clinico, dal livello macroscopico a quello microscopico sino ai
principali aspetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello
sviluppo embrionale e del differenziamento; caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli
organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell’organismo umano, nonché i loro principali correlati
morfo-funzionali; meccanismi molecolari e biochimici che stanno alla base dei processi vitali delle cellule e le loro
attività metaboliche; fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e
quantitativo dei determinanti patogenetici e dei processi biologici significativi in medicina; modalità di
funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi
generali di controllo funzionale in condizioni normali; principali reperti funzionali nell’uomo sano; fondamenti
delle principali metodologie della diagnostica per immagini e dell’uso delle radiazioni, principi delle applicazioni
alla medicina delle tecnologie biomediche.
I laureati specialisti dovranno inoltre:
avere acquisito ed approfondito le interrelazioni esistenti tra i contenuti delle scienze di base e quelli delle scienze
cliniche, nella dimensione della complessità che è propria dello stato di salute della persona sana o malata, avendo
particolare riguardo alla inter-disciplinarietà della medicina;
ed avere sviluppato e maturato un approccio fortemente integrato al paziente, valutandone criticamente non solo
tutti gli aspetti clinici, ma anche dedicando una particolare attenzione agli aspetti relazionali, educativi, sociali ed
etici coinvolti nella prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia, nonché nella riabilitazione e nel recupero del
più alto grado di benessere psicofisico possibile.
I laureati nei corsi di laurea specialistica in medicina e chirurgia svolgeranno l’attività di medico-chirurgo nei vari ruoli
ed ambiti professionali clinici, sanitari e bio-medici.
Ai fini indicati i laureati della classe dovranno avere acquisito:
la conoscenza delle cause delle malattie nell’uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici
fondamentali;
la conoscenza dei meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario e la
conoscenza del rapporto tra microorganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonché i relativi meccanismi di difesa;
la capacità di applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti clinici, funzionali e di laboratorio,
interpretandoli criticamente anche sotto il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi e la capacità
di valutare i rapporti costi/benefici nella scelta delle procedure diagnostiche, avendo mente alle esigenze sia della
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corretta metodologia clinica che dei principi della medicina basata sull’evidenza;
una adeguata conoscenza sistematica delle malattie più rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico,
eziopatogenetico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana e la
capacità di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevate
nell’uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e approfondendone il
significato clinico;
la capacità di ragionamento clinico adeguata ad analizzare e risolvere i più comuni e rilevanti problemi clinici sia di
interesse medico che chirurgico e la capacità di valutare i dati epidemiologici e conoscerne l’impiego ai fini della
promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunità;
la conoscenza dei principi su cui si fonda l’analisi del comportamento della persona e una adeguata esperienza,
maturata attraverso approfondite e continue esperienze di didattica interattiva nel campo della relazione e della
comunicazione medico-paziente, nella importanza, qualità ed adeguatezza della comunicazione con il paziente ed i
suoi familiari, nonché con gli altri operatori sanitari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui nonché la
capacità di utilizzare in modo appropriato le metodologie orientate all’informazione, all’istruzione e all’educazione
sanitaria e la capacità di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi,
indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi;
la capacità di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni
del sistema nervoso, fornendone l’interpretazione eziopatogenetica e indicandone gli indirizzi diagnostici e
terapeutici;
la capacità di riconoscere le più frequenti malattie otorinolaringoiatriche, cutanee, veneree, odontostomatologiche e
del cavo orale, dell’apparato locomotore e di quello visivo, indicandone i principali indirizzi di prevenzione,
diagnosi e terapia e la capacità di individuare le condizioni che, nel suindicato ambito, necessita dell’apporto
professionale dello specialista;
la capacità e la sensibilità per inserire le problematiche specialistiche in una visione più ampia dello stato di salute
generale della persona e delle sue esigenze generali di benessere e la capacità di integrare in una valutazione
globale ed unitaria dello stato complessivo di salute del singolo individuo adulto ed anziano i sintomi, i segni e le
alterazioni strutturali e funzionali dei singoli organi ed apparati, aggregandoli sotto il profilo preventivo,
diagnostico, terapeutico e riabilitativo;
la capacità di analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico ed oncologico, valutando i
rapporti tra benefici, rischi e costi, anche alla luce dei principi della medicina basata sulla evidenza;
l’abilità e la sensibilità per applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria con
specifico riguardo al rapporto costo/beneficio delle procedure diagnostiche e terapeutiche;
la conoscenza dei concetti fondamentali delle scienze umane per quanto concerne l’evoluzione storica dei valori
della medicina, compresi quelli etici;
la abilità e la sensibilità per valutare criticamente gli atti medici all’interno della équipe sanitaria;
la conoscenza delle diverse classi dei farmaci e dei tossici, dei meccanismi molecolari e cellulari della loro azione,
dei principi fondamentali della farmacodinamica e della farmacocinetica e la conoscenza degli impieghi terapeutici
dei farmaci, la variabilità di risposta in rapporto a fattori genetici e fisiopatologici, le interazioni farmacologiche ed
i criteri di definizione degli schemi terapeutici, nonché la conoscenza dei principi e dei metodi della farmacologia
clinica, compresa la farmacosorveglianza e la farmacoepidemiologia, degli effetti collaterali e della tossicità dei
farmaci e delle sostanze d’abuso;
la conoscenza, sotto l’aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, delle problematiche relative allo stato di salute
e di malattia nell’età neonatale, nell’infanzia e nell’adolescenza, per quanto di competenza del medico non
specialista e la capacità di individuare le condizioni che necessitano dell’apporto professionale dello specialista e di
pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi sanitari, per frequenza e per rischio,
inerenti la patologia specialistica pediatrica;
la conoscenza delle problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche (sotto il profilo preventivo, diagnostico
e terapeutico), riguardanti la fertilità maschile e femminile, la procreazione, la gravidanza, la morbilità prenatale ed
il parto e la capacità di riconoscere le forme più frequenti di patologia andrologica e ginecologica, indicandone le
misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitino dell’apporto
professionale dello specialista;
la conoscenza dei quadri anatomopatologici nonché delle lesioni cellulari, tessutali e d’organo e della loro
evoluzione in rapporto alle malattie più rilevanti dei diversi apparati e la conoscenza, maturata anche mediante la
partecipazioni a conferenze anatomocliniche, dell’apporto dell’anatomopatologo al processo decisionale clinico, con
riferimento alla utilizzazione della diagnostica istopatologica e citopatologica (compresa quella colpo- ed oncocitologica)
anche con tecniche biomolecolari, nella diagnosi, prevenzione, prognosi e terapia della malattie del
singolo paziente, nonché la capacità di interpretare i referti anatomopatologici;
la capacità di proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di diagnostica per immagine, valutandone rischi,
costi e benefici e la capacità di interpretare i referti della diagnostica per immagini nonché la conoscenza delle
indicazioni e delle metodologie per l’uso di traccianti radioattivi ed inoltre la capacità di proporre in maniera
corretta valutandone i rischi e benefici, l’uso terapeutico delle radiazioni e la conoscenza dei principi di
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radioprotezione;
la capacità di riconoscere, nell’immediatezza dell’evento, le situazioni cliniche di emergenza nell’uomo, ponendo in
atto i necessari atti di primo intervento, onde garantire la sopravvivenza e la migliore assistenza consentita e la
conoscenza delle modalità di intervento nelle situazioni di catastrofe;
la conoscenza delle norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunità e la
conoscenza delle norme e delle pratiche atte a mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro,
individuando le situazioni di competenza specialistica nonché la conoscenza delle principali norme legislative che
regolano l’organizzazione sanitaria e la capacità di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva
nelle comunità locali;
la conoscenza delle norme deontologiche e di quelle connesse alla elevata responsabilità professionale, valutando
criticamente i principi etici che sottendono le diverse possibili scelte professionali e la capacità di sviluppare un
approccio mentale di tipo interdisciplinare e transculturale, anche e soprattutto in collaborazione con altre figure
dell’équipe sanitaria, approfondendo la conoscenza delle regole e dinamiche che caratterizzano il lavoro di gruppo
nonché una adeguata esperienza nella organizzazione generale del lavoro, connessa ad una sensibilità alle sue
dinamiche, alla bioetica, all’epistemologia della medicina, alla relazione ed educazione del paziente, nonché verso
le tematiche della medicina di comunità, acquisite anche attraverso esperienze dirette sul campo;
la conoscenza dello sviluppo della società multietnica, con specifico riferimento alla varietà e diversificazione degli
aspetti valoriali e culturali, anche in una prospettiva culturale ed umanistica;
una approfondita conoscenza dello sviluppo tecnologico e biotecnologico della moderna medicina;
una adeguata esperienza nello studio indipendente e nella organizzazione della propria formazione permanente e la
capacità di effettuare una ricerca bibliografica e di aggiornamento, la capacità di effettuare criticamente la lettura di
articoli scientifici derivante anche dalla conoscenza di una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, che
consenta loro la comprensione della letteratura internazionale e l’aggiornamento;
la competenza informatica utile alla gestione dei sistemi informativi dei servizi, ed alla propria autoformazione;
una adeguata conoscenza della medicina della famiglia e del territorio, acquisita anche mediante esperienze
pratiche di formazione sul campo;
in particolare, specifiche professionalità nel campo della medicina interna, chirurgia generale, pediatria, ostetricia e
ginecologia, nonché di specialità medico-chirurgiche, acquisite svolgendo attività formative professionalizzanti per
una durata non inferiore ad almeno 60 CFU da svolgersi in modo integrato con le altre attività formative del corso
presso strutture assistenziali universitarie.
La durata del corso per il conseguimento della laurea specialistica in medicina e chirurgia è di 6 anni.
Relativamente alla definizione di curricula preordinati alla esecuzione delle attività previste dalla direttiva 75/363/CEE,
i regolamenti didattici di ateneo si conformano alle prescrizioni del presente decreto e dell’art. 6, comma 3, del D.M. n.
509/99.
I regolamenti didattici di ateneo determinano, con riferimento all’art. 5, comma 3, del decreto ministeriale 3 novembre
1999, n. 509, la frazione dell’impegno orario complessivo riservato allo studio o alle altre attività formative di tipo
individuale in funzione degli obiettivi specifici della formazione avanzata e dello svolgimento di attività formative ad
elevato contenuto sperimentale o pratico.

fonte:  http://www.miur.it/UserFiles/142.pdf